Frasi sulla Politica e società

Marx ha dimenticato che l’uomo rimane sempre uomo. Ha dimenticato l’uomo e ha dimenticato la sua libertà. Ha dimenticato che la libertà rimane sempre libertà, anche per il male. Credeva che, una volta messa a posto l’economia, tutto sarebbe stato a posto. Il suo vero errore è il materialismo: l’uomo, infatti, non è solo il prodotto di condizioni economiche e non è possibile risanarlo solamente dall’esterno creando condizioni economiche favorevoli.

Benedetto XVI, Spe salvi

Smettetela di pensare ai vostri diritti, smettetela di chiedere il potere. Un borghese redento deve rinunciare a tutti i suoi diritti, a bandire dalla sua anima, una volta per sempre, l’idea del potere.

Pasolini, “Vi odio, cari studenti” (Il PCI ai giovani!), 16 giugno 1968

Ateo non è solo il marxismo, ateo pratico è anche il capitalismo. Questo divinizzare il denaro, questo idolatrare il potere, questo porre falsi idoli da sostituire al vero Dio. Viviamo tristemente in una società atea.

Oscar Arnulfo Romero

Essi cercano sempre d’evadere dal buio esterno e interiore sognando sistemi talmente perfetti che più nessuno avrebbe bisogno d’essere buono.

T. S. Eliot, Cori da la rocca (1934)

Tu sei un ingenuo perché credi che la politica possa risolvere i problemi. Cercare oggi di cambiare le condizioni di vita del Paese con qualsiasi tipo di politica, è come fare un po’ di pulizie a bordo del Titanic che sta affondando.

Giorgio Gaber, L’ingenuo

Non possiamo pensare a ricette del passato, tutte incentrate all’espansione illimitata dei diritti, fino a far diventare diritti i semplici desideri. Un nuovo senso della vita si può garantire solo con una politica dei doveri. Sono i doveri che danno un senso alla vita, non sono i diritti; eppure oggi pochi, forse nessuno, parla di doveri. 

Luciano Violante

Sono di sinistra, ma non mi è mai piaciuta la mentalità che delega il cambiamento al lato collettivo della politica. Le cose non si cambiano solo con le piazze, si inizia anche dagli individui, ad esempio leggendo libri. Però si deve essere liberi intellettualmente. Invece ancora oggi, quando ho detto che Julius Evola è un artista degno di interesse, ho suscitato scandalo in una certa stampa di sinistra, in modo prevenuto e superficiale. Ecco alla nostra sinistra è mancata la capacità di gestire e capire le inquietudini.

Lucio Dalla

Solo all’interno della famiglia l’uomo sente di possedere un valore assoluto, di essere insostituibile. Per questo motivo la famiglia è modello e cellula costitutiva della fratellanza universale e della società umana.

Vladimir S. Solov’ëv

Dato che Marx dice chiaramente che le forze produttive di una società alla fine ne determinano la struttura, e dato che, d’altro canto, le forze produttive dell’attuale società comunista e quelle dell’attuale società capitalista sono chiaramente le stesse, Marx di fatto mostra che la differenza tra capitalismo e comunismo può consistere soltanto nella differenza passeggera tra alcuni dei loro aspetti giuridici. La società industriale comunista e la società industriale capitalista schiacciano l’uomo sotto lo stesso peso.

Nicolás Gómez Dávila

Dove il comunismo ha potuto affermarsi e dominare, — e qui Noi pensiamo con singolare affetto paterno ai popoli della Russia e del Messico — ivi si è sforzato con ogni mezzo di distruggere (e lo proclama apertamente) fin dalle sue basi la civiltà e la religione cristiana, spegnendone nel cuore degli uomini, specie della gioventù, ogni ricordo. Vescovi e sacerdoti sono stati banditi, condannati ai lavori forzati, fucilati e messi a morte in maniera inumana; semplici laici, per aver difeso la religione, sono stati sospettati, vessati, perseguitati e trascinati nelle prigioni e davanti ai tribunali.

Pio XI, Divini Redemptoris

Mercificazione

Il dottor Voronof ha già annunziato la possibilità dell’innesto delle ovaie. Una nuova strada commerciale aperta all’attività esploratrice dell’iniziativa individuale. Le povere fanciulle potranno farsi facilmente una dote. A che serve loro l’organo della maternità? Lo cederanno alla ricca signora infeconda che desidera prole per l’eredità dei sudati risparmi maritali. Le povere fanciulle guadagneranno quattrini e si libereranno di un pericolo. Vendono già ora le bionde capigliature per le teste calve delle cocottes che prendono marito e vogliono entrare nella buona società. Venderanno la possibilità di diventar madri: daranno fecondità alle vecchie gualcite, alle guaste signore che troppo si sono divertite e vogliono recuperare il numero perduto. I figli nati dopo un innesto? Strani mostri biologici, creature di una nuova razza, merce anch’essi, prodotto genuino dell’azienda dei surrogati umani, necessari per tramandare la stirpe dei pizzicagnoli arricchiti. La vecchia nobiltà aveva indubbiamente maggior buon gusto della classe dirigente che le è successa al potere. Il quattrino deturpa, abbrutisce tutto ciò che cade sotto la sua legge implacabilmente feroce. La vita, tutta la vita, non solo l’attività meccanica degli arti, ma la stessa sorgente fisiologica dell’attività, si distacca dall’anima, e diventa merce da baratto; è il destino di Mida, dalle mani fatate, simbolo del capitalismo moderno.

Antonio Gramsci, dagli scritti “Sotto la Mole 1916-1920”, 6 giugno 1918

Venne infine un tempo in cui tutto ciò che gli uomini avevano considerato come inalienabile divenne oggetto di scambio, di traffico, e poteva essere alienato; il tempo in cui quelle stesse cose che fino allora erano state comunicate ma mai barattate, donate ma mai vendute, acquisite ma mai acquistate – virtú, amore, opinione, scienza, coscienza, ecc. – tutto divenne commercio. È il tempo della corruzione generale, della venalità universale, o, per parlare in termini di economia politica, il tempo in cui ogni realtà, morale e fisica, divenuta valore venale, viene portata al mercato per essere apprezzata al suo giusto valore.

Karl Marx, Miseria della Filosofia

Riprendendo una lotta che è peraltro nelle sue tradizioni (la lotta del Papato contro l’Impero), ma non per la conquista del potere, la Chiesa potrebbe essere la guida, grandiosa ma non autoritaria, di tutti coloro che rifiutano (e parla un marxista, proprio in quanto marxista) il nuovo potere consumistico che è completamente irreligioso; totalitario; violento; falsamente tollerante, anzi, più repressivo che mai; corruttore; degradante (mai più di oggi ha avuto senso l’affermazione di Marx per cui il capitale trasforma la dignità umana in merce di scambio).

Pasolini, “I dilemmi di un Papa, oggi”, sul Corriere della sera il 22 settembre 1974