Anziché affrontare il malessere che pervade i nostri tempi, “facciamo finta” che va tutto bene distraendoci, scappando da noi stessi per rifugiarci in un’altra realtà.
Ci si distrae “consumando”. Si consumano cose e persone. Si riesce anche a “sopportare” una fedele relazione di coppia, ma comprando «sottane, collane e creme per mani», altrimenti…
Fare i conti con se stessi è difficile, così ci si rifugia nelle ideologie (ieri erano «Le masse, la lotta di classe, i testi gramsciani», oggi sono altre) o letteralmente fuggendo: «Il suo salvataggio è un viaggio in luoghi lontani».
Tutto migliora, ma l’anima muore.
Testo
Vivere, non riesco a vivere
Ma la mente mi autorizza a credere
Che una storia mia, positiva o no
È qualcosa che sta dentro alla realtà
Nel dubbio mi compro una moto
Telaio e manubrio cromato
Con tanti pistoni, bottoni e accessori più strani
Far finta di essere sani
Far finta di essere insieme a una donna normale
Che riesce anche ad esser fedele
Comprando sottane, collane e creme per mani
Far finta di essere sani
Far finta di essere
Liberi, sentirsi liberi
Forse per un attimo è possibile
Ma che senso ha se io sento in me
La misura della mia inutilità
Per ora rimando il suicidio
E faccio un gruppo di studio
Le masse, la lotta di classe, i testi gramsciani
Far finta di essere sani
Far finta di essere un uomo con tanta energia
Che va a realizzarsi in India o in Turchia
Il suo salvataggio è un viaggio in luoghi lontani
Far finta di essere sani
Far finta di essere
Vanno, tutte le coppie vanno
Vanno, la mano nella mano
Vanno, anche le cose vanno
Vanno, migliorano piano piano
Le fabbriche, i grattacieli
Le autostrade, gli stadi comunali
E vedo bambini cantare
In fila li portano al mare
Non sanno se ridere o piangere e batton le mani
Far finta di essere sani
Far finta di essere sani
Far finta di essere sani
Far finta di essere sani
Far finta di essere