Verso il terzo millennio – Gaber

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Una delle canzone più tristi di Gaber, eppure non senza un finale speranzoso.

Arrivati ad un momento della storia in cui “siamo tutti in preda / di un grande smarrimento / di una follia suicida” sembra che nessuno possa salvarci, nemmeno la scienza che “non sa capire / che cosa c’è di vero / nell’arco di una vita / tra la culla e il cimitero”.

Dietro un’apparenza che ci fa anche sembrare più buoni e più soddisfatti, si nasconde una realtà opposta perché “anche in certi gesti / che sembran solidali / non c’è più un individuo / siamo tutti uguali”, mentre “questa specie di calma/ del nostro mondo civile / è solo un’apparenza / solo un velo sottile”.

Il finale della canzone lascia, però, una speranza, “Ma io ti voglio dire / che non è mai finita / che tutto quel che accade / fa parte della vita” e la ripresa del video registrato si sofferma e termina sul volto di un bambino.

Testo

E tu mi vieni a dire
che l’uomo muore
lontano dalla vita
lontano dal dolore
e in questa quasi indifferenza
non è più capace
di ritrovare il suo pianeta
fatto di aria e luce.

E tu mi vieni a dire
che il mio presente
è come un breve amore
del tutto inconsistente
che preso dai miei sogni
io non mi sto accorgendo
che siamo al capolinea
al temine del mondo.

E tu mi vieni a dire
che tutto è osceno
che non c’è più nessuno
che sceglie il suo destino
non ci rendiamo conto
che siamo tutti in preda
di un grande smarrimento
di una follia suicida.

E sento che hai ragione se mi vieni a dire
che l’uomo sta correndo
e coi progressi della scienza
ha già stravolto il mondo
però non sa capire
che cosa c’è di vero
nell’arco di una vita
tra la culla e il cimitero.

E tu mi vieni a dire
c’è solo odio
ci sarà sempre qualche guerra
qualche altro genocidio
e anche in certi gesti
che sembran solidali
non c’è più un individuo
siamo ormai tutti uguali.

E sento che hai ragione se mi vieni a dire
che anche i più normali
in mezzo ad una folla
diventano bestiali
e questa specie di calma
del nostro mondo civile
è solo un’apparenza
solo un velo sottile.

E tu mi vieni a dire
quasi gridando
che non c’è più salvezza
sta sprofondando il mondo
ma io ti voglio dire
che non è mai finita
che tutto quel che accade
fa parte della vita.

Ma io ti voglio dire
che non è mai finita
che tutto quel che accade
fa parte della vita.

Dall’album “La mia generazione ha perso” (2001)

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