L’illogica allegria – Gaber

Dall'album "Anni affollati" (1981-82)

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Mentre tanti autori creano film, canzoni, spettacoli, libri per dire solo quanto la vita e il mondo siano privi di senso, pesanti, ingiusti, difficili (e quindi non hanno nulla da dire), Giorgio Gaber ti racconta: «Io sto bene come uno quando sogna» e «Mi può bastare un niente».

Le cose più importanti al mondo come l’amore, la felicità, la bellezza o l’illogica allegria, non si possono imparare seguendo delle istruzioni. Non esiste una ricetta e non sono comunicabili tramite parole.

Si possono conoscere solo tramite esperienza e raccontarla nell’auspicio che chi ascolta si riveda in una propria o una nostalgia venga ridestata da queste parole. Giorgio Gaber ci prova raccontandoti di un suo viaggio in macchina.

Testo

Da solo
Lungo l’autostrada
Alle prime luci del mattino
A volte spengo anche la radio
E lascio il mio cuore incollato al finestrino
Lo so
Del mondo e anche del resto
Lo so
Che tutto va in rovina
Ma di mattina
Quando la gente dorme
Col suo normale malumore
Mi può bastare un niente
Forse un piccolo bagliore
Un’aria già vissuta
Un paesaggio o che ne so
E sto bene
Io sto bene come uno quando sogna
Non lo so se mi conviene
Ma sto bene, che vergogna
Io sto bene
Proprio ora, proprio qui
Non è mica colpa mia
Se mi capita così
È come un’illogica allegria
Di cui non so il motivo
Non so che cosa sia
È come se improvvisamente
Mi fossi preso il diritto
Di vivere il presente
Io sto bene
Quest’illogica allegria
Proprio ora, proprio qui
Da solo
Lungo l’autostrada
Alle prime luci del mattino
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