Suona chitarra – Gaber

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Possono esistere delle canzoni belle che però non ci piacciono e possono esistere delle canzoni che ci piacciono ma non sono belle.

Si può cantare non soltanto per stare insieme e passare un’oretta in allegria. Si può cantare anche per altri motivi, come ci ha raccontato nel 1969 Giorgio Gaber.

Testo

Se potessi cantare davvero
canterei veramente per tutti
canterei le gioie ed i lutti
e il mio canto sarebbe sincero.

Ma se canto così io non piaccio
devo fare per forza il pagliaccio.

E allora suona chitarra falli divertire
suona chitarra non farli mai pensare
al buio alla paura al dubbio alla censura
agli scandali alla fame all’uomo come un cane
schiacciato e calpestato.

E allora suona chitarra falli divertire
suona chitarra non farli mai pensare
suona chitarra mia e tutti in allegria

Se potessi cantare io sento
che sarei veramente contento
ed il canto sarebbe qualcosa
la chitarra sarebbe una sposa.

Ma io debbo soltanto piacere
divertire la gente e scherzare.

E allora suona chitarra suona i tuoi accordi
suona più forte che si diventi sordi
tutto è già passato è già dimenticato
e solo chi oggi è buono domani avrà il perdono
il foglio del condono.

E allora suona chitarra falli divertire
suona chitarra non farli mai pensare
suona chitarra ancora e tutti alla malora

E allora suona chitarra falli divertire
suona chitarra non farli mai pensare
suona chitarra forte i tuoi accordi
suona più forte che si diventi sordi
suona chitarra
suona chitarra
suona chitarra.

Commento e interpretazione di Capasa

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