[Dialogo tra un impegnato e un non so] La presa del potere – Gaber

Pubblicato nel 1972.

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– Si si ma basta con questi problemi personali, sulla tua vita sulla tua famiglia
– Ma insomma, tu cosa vuoi? Chi sei?
– Sono un extraparlamentare di sinistra
– E io sono un extrafamiliare di sinistra
– Ma non hai mai pensato che la tua oppressione è un po’ meno pesante di quella di tanti altri?  Lo sai che c’è gente che deve pensare a mangiare, continuamente, con assillo.
– Che fame.
– Non fare il cretino, c’è davvero gente che non mangia nemmeno.
– Anch’io mangio poco, roba leggera.
– Perché sei malato, come tutti gli intellettualini, che soffrono tanto per i loro foruncoli, e non si accorgono dei pericoli veri che ci circondano, repressione, persuasione occulta, fascistizzazione, pericoli enormi, incombenti, subdoli, misteriosi.

Un mastino, un mastino nero lucido metallico, un cane mastino, con un occhio solo vitreo in mezzo alla fronte. Una mano schiaccia un bottone, dall’occhio del mastino parte un fascio di luce, intensa verdastra, elettrica. Pssss Pssss Pssss

Avvolti in lucidi mantelli
guanti di pelle sciarpa nera
hanno le facce mascherate
le scarpe a punta lucidate
sono nascosti nella sera

Non fanno niente stanno fermi
sono alle porte di Milano
con dei grossissimi mastini
che stan seduti ai loro piedi
e loro tengono per mano

Han circondato la città
la stan guardando da lontano
sono imponenti e silenziosi
Chi sono? Chi sono?
I laureati e gli studiosi.

E l’Italia giocava alle carte
e parlava di calcio nei bar
e l’Italia rideva e cantava

Pssss Pssss Pssss

Ora si muovono sicuri
coi loro volti mascherati
gli sguardi fissi minacciosi
vengono avanti silenziosi
i passi lenti cadenzati

Portano strane borse nere
piene di oggetti misteriosi
e senza l’ombra di paura
stanno occupando i punti chiave
tengono in pugno la questura

Dagli occhi chiari dei mastini
parte una luce molto intensa
che lascia tutti ipnotizzati
Chi sono? Chi sono?
L’intellighenzia e gli scienziati.

E l’Italia giocava alle carte
e parlava di calcio nei bar
e l’Italia rideva e cantava

Ora si muovono più in fretta
hanno moltissimi alleati
hanno occupato anche la Rai
le grandi industrie gli operai
anche le scuole e i sindacati

Ora si tolgono i mantelli
son già sicuri di aver vinto
anche le maschere van giù
ormai non ne han bisogno più
son già seduti in parlamento

Ora si possono vedere
sono una razza superiore
sono bellissimi e hitleriani
Chi sono? Chi sono?
Sono i tecnocrati italiani.

Ein zwei ein zwei
Alles kaputt

E l’Italia giocava alle carte
e parlava di calcio nei bar

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