Tu sei un ingenuo – Gaber

Dall'album "Polli d'allevamento" (1978-79) e "Un'idiozia conquistata a fatica" (1997-2000)

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[Dall’album “Polli d’allevamento”]

Testo

Tu sei un ingenuo.
Tu credi a tutto, e ti butti con troppa facilità perché sei un ingenuo. Tu sei avido e vorace di conoscenza e abbocchi a tutti i mangimi, ma stai attento, non c’e niente che sia meno nutriente dei mangimi.

Tu sei troppo suggestionabile, il tuo cervello aderisce subito, come trovi una bella idea, ti ci butti come su un osso, ma attenzione, non c’è niente che sia meno nutriente delle idee.

Le idee sono come quei legnetti bucati, che nelle spiagge si tirano ai cagnolini per farseli riportare. E tutti ci corrono addietro, le mordono, le sciupacchiano, le portano in giro scodinzolando, e te le rimettono davanti tutte biascicate.

Tu viaggi troppo, ma attenzione, non c’è niente che sia meno nutriente dei viaggi. Ti basta un paese nuovo, e il cuore ti si emoziona, la testa ti gira, un infinito si apre nuovo per te, un ridicolo, piccolo infinito. E tu ci caschi dentro. Il viaggio è la ricerca di questo nulla, di questa piccola vertigine per ingenui.

[Dall’album “Un’idiozia conquistata a fatica”]

Testo prima parte

Tu sei un ingenuo.
Tu credi che se un uomo ha un’idea nuova, geniale, abbia anche il dovere di divulgarla.

Tu sei un ingenuo. Prima di tutto perché credi ancora alle idee geniali. Ma quel che è peggio, è che credi all’effetto benefico della divulgazione.

No, basta guardarsi intorno per capire che non esiste una sola idea importante di cui la stupidità non abbia saputo servirsi.

Tu mi dirai che la diffusione di un pensiero che possa evolvere il livello della gente è un dovere civile. Non riesci proprio a distaccarti da un residuo populista e anche un po’ patetico.

Purtroppo oggi appena un’idea esce da una stanza è subito merce, merce di scambio, roba da supermercato. La gente se la trova lì, senza fatica, e se la spalma sul pane, come la Nutella.

No, qualsiasi pensiero nuovo ha bisogno di cure, di protezione, di amore e a volte anche di silenzio, perché se non è preservato dal frastuono della cattiva divulgazione soffre, si affievolisce e a poco a poco muore.

[Versione alternativa]
No, la cultura è delicata, e anche permalosa, ci resta male se non si sente amata, o se le viene il sospetto di non essere un bisogno vero. La cultura è come una luce che quando si espande troppo perde la sua luminosità. Il frastuono della cattiva divulgazione la affievolisce, soltanto il silenzio ne salva l’intensità.

Testo seconda parte

Tu sei un ingenuo.
Tu sei un ingenuo perché credi che la politica possa risolvere i problemi.

Cercare oggi di migliorare le condizioni di vita del Paese con qualsiasi tipo di politica, é come fare un po’ di pulizie a bordo del Titanic che sta affondando.

Tu sei un ingenuo, anche quando credi che un po’ di misticismo di seconda mano ti possa salvare.

E allora tu mi dirai: “Non c’é salvezza”. No, questo non si può dire. Le risorse dell’uomo sono imprevedibili. Si potrebbe forse cominciare a pensare, o anche a operare, nel senso di un cambiamento sostanziale dell’animale uomo. Una specie di mutazione antropologica.

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