I.N.R.I. (Lucio Dalla) – Video e testo canzone

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Tra mille mondi te ne vai e splendi
O appeso in croce in un garage
Io non ho dubbi tu esisti e splendi
Con quel viso da ragazzo con la barba senza età
Ci guardi e splendi
Di cercarti io non smetterò
Abbiamo tutti voglia di parlarti
Mi senti? Mi senti?

Sono tuo figlio anch’io, Dio

Tra i cani zoppi ti confondi e splendi
Nei cartoni che son case per chi non le ha
Ti ho visto che splendi
Di chiamarti io non smetterò
Abbiamo tutti voglia di abbracciarti
Mi senti? Mi senti?

Sono tuo figlio anch’io, Dio

Su una nave colma tu ti stringi ma splendi
Nei dipinti insieme ai diavoli o a Maria
Di colpo ritorni
Di inseguirti io non smetterò
Abbiamo tutti voglia di fermarci
Mi senti? Mi senti?

Aiutami, fratello mio
Parlaci tu con Dio
Sono suo figlio anch’io…

I.N.R.I. nell’intervista a Petrus

Nell’intervista rilasciata nel 2008 al quotidiano cattolico online Petrus, Lucio Dalla risponde alla seguente domanda.

Se dovesse dedicare una canzone al Pontefice, quale sceglierebbe?

Senza dubbio la mia Inri, nella quale si parla di due angeli, uno che rappresenta il bene, l’altro che rappresenta il male. Dio, nella sua perfezione, ha creato il concetto di libertà. La libertà, però, non rappresenta un arbitrio, ma implica la responsabilità. Ognuno può scegliere tra bene e male, e Dio non lancia anatemi.

Alla fine giudicherà nella sua infinita misericordia, e sarà giudice sì severo ma buono. La salvezza è alla portata di tutti. Molti si chiedono, ed è spesso causa di crisi della fede: come è possibile la presenza del male nel mondo?

Le sofferenze servono a forgiare e fortificare la nostra fede. Oserei dire che certe volte il male è necessario. Del resto, il diavolo nel deserto ha tentato Gesù, che seppe resistere dandoci un altro grandissimo esempio di fortezza davanti alle tentazioni.

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