Sulla rotta di Cristoforo Colombo (Lucio Dalla) – Significato e testo

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La mia casa era sul porto, i miei sogni in riva al mare
Diventavo marinaio, ero pronto per partire
Sulla rotta di Cristoforo Colombo io volevo andare via
Per scoprire un nuovo mondo ai confini del mio mare
E scordare casa mia…

Fu una sera di gennaio che mio padre mi portò
Su una barca senza vela che sapeva dove andare
A gettare la mia rete dietro al faro, poi mi disse figlio mio
Questa rete è la tua vita, manda a fondo tutti i sogni
Come un giorno ho fatto io…

Ogni sera torno a casa con il sale sulla pelle
Ma negli occhi e nel mio cuore ho le stelle
Che potrebbero guidare la mia nave in mare aperto
Mentre invece qui nel porto io comincio ad invecchiare…

Ogni sera all’osteria io racconto al mio bicchiere
Di tempeste che ho incontrato quando il cielo incontra il mare
E una notte senza stelle ho visto Dio dentro nuvole leggere
Era ad ovest di Tahiti, anche lui è un marinaio
E a vederlo fa piacere…

Ogni giorno c’è chi parte verso isole lontane
Ma la gente qui nel porto è sempre uguale
Ogni sera guarda il mare e non ha niente da dire
A pensarci sembra quasi che lo voglia ringraziare…

Significato

Commento e interpretazione del prof. Valerio Capasa

Questa canzone racconta di un ragazzo che vive in un paese di mare e vorrebbe diventare marinaio, ma al suo paese fanno tutti i pescatori, per cui suo padre lo porta davanti a una barca, a una rete, e gli dice: senti anch’io un giorno avevo grandi sogni e li ho buttati a mare; butta anche tu i tuoi desideri.

E il ragazzo fa così, anziché fare il marinaio farà il pescatore per tutta la vita. Eppure anche se ogni sera torna a casa con il sale sulla pelle, negli occhi e nel cuore ha le stelle.

Perché rispetto a questa riduzione a cui noi chiediamo sempre di giocare, a tutti… ai nostri amici diciamo sempre di lasciar stare l’amore perché vanno bene le storielle, di lasciar stare l’amicizia perché vanno bene le comitive, di lasciar stare la libertà perché tanto il massimo che si può avere è un bel viaggetto durante le vacanze di Natale.

Quando noi propiniamo ai ragazzi o quando un amico propone a un amico di smetterla di pensarsi come un marinaio e di pensarsi invece come pescatore, costringiamo tutti a stare dentro un ambito limitato, eppure le stelle non ce le possiamo togliere né dagli occhi né dal cuore.

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