Caro progressismo, dovrai rendere conto a troppe tue vittime

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C’è una ragazza che, come ogni altro essere umano, ha sogni nel cuore e un desiderio infinito. Prova in tutti i modi a cercare ciò che può renderla felice.

Scrive e pubblica molto, per questo sono noti alcuni passaggi.

A volte ha parlato del desiderio di essere felice e di poter condividere con qualcuno questa felicità, usando anche la nota citazione “La felicità è reale solo se condivisa”.

Altre volte ha parlato del desiderio di trovare un uomo da poter amare per sempre, ma fino ad ora, dopo 15-20 anni di tentativi, è sempre stato tutto un fallimento. Ma la speranza non è mai morta, anzi.

In tutto questo, però, pubblica anche e soprattutto altri contenuti, elencabili in 10 punti:

  1. su pratiche sessuali più creative, fantasiose ed estreme, per contrastare il “noioso sesso tradizionale” (Ignorando la semplice dinamica del piacere: finisce e finisce nuovamente anche dopo averlo allargato. Ma ignorando anche una dinamica dell’eros: anche una carezza su una mano può essere fonte delle più alte sensazioni, nel puro amore.)
  2. sulla libertà sessuale in genere
  3. sul poliamore e relativo superamento della monogamia
  4. battute frequenti per distrarsi facendo ridere
  5. qualche invettiva femminista qua e la
  6. qualche frase per mettere in discussione la serietà del matrimonio
  7. frequenti foto con le tette al vento
  8. pessimismo generico sulla possibilità di avere vere soddisfazioni nella vita
  9. sogni borghesi, di vacanze in posti esotici
  10. segnalazioni di serie Netflix

Arriva però un giorno speciale in cui la vita cambia: questa ragazza si innamora e lo urla al mondo intero. E per mettersi in guardia da tutti i fallimenti passati dice: “non dico che ho trovato quello giusto, ma colui con cui ogni giorno voglio costruire la mia vita”.

Pubblicherà foto di cene romantiche, tramonti, momenti vari vissuti insieme, cambiando quasi di colpo il tenore dei suoi contenuti e nel post dedicato a questo cambiamento scriverà:

Sono cresciuta in una famiglia in cui le manifestazioni d’affetto non erano tante e venivano compensate con le litigate; crescendo con questa cosa ho dovuto farci i conti. Ma sono cresciuta anche con la bellissima storia dei miei nonni, e vedendo gli occhi innamorati di nonno Mario anche vent’anni dopo aver perso il suo grande amore.

Lei continuerà scrivendo – in questo lungo post – che finalmente ha avuto la prova che certe cose “non succedono solo nei film” e non credeva sarebbe mai potuto succedere a lei.

E concluderà scrivendo:

quello che voglio dire è: “Se ti fa stare bene non può essere sbagliato”.
Tranne quando mettete il pomodoro negli spaghetti alle vongole.
Quello è sempre sbagliato.

La conclusione non è delle migliori, perché in realtà non basta una qualsiasi buona sensazione per sapere cosa è sbagliato e cosa no. Le sensazioni sono varie e occorre capire qual è l’ordine di priorità affinché siano davvero esaltate.
E poi conclude con quell’ironia che serve a prendersi un po’ meno sul serio, in una cultura in cui prendersi sul serio è diventato motivo di vergogna.

Tutto bello, comunque.
Ora i contenuti hanno un nuovo tenore.
In particolare in un altro post scrive: “Ho sempre avuto paura della routine, ma ora ho incontrato chi mi ha fatto cambiare idea”.
Nella sua immagine di copertina riporta la definizione di Trasecolare = essere fuori di sé per grande meraviglia e stupore.

Con il tempo, però, riprende anche a pubblicare i contenuti di sempre. C’è una sorta di alternanza tra il dire “sono felice” e il pubblicare ancora un altro post su come farla godere di più a letto, secondo quanto insegna il Kamasutra, perché solo così si combatterebbe la noia, quell’appassimento delle sensazioni che pian piano avanza.

Si vedono anche condivisioni di frasi come: “Forse non troppo romantico ma rende l’idea: ho voglia di sbatterti come un uovo strapazzato” oppure “Non mettermi like, mettimi a 90”.

E infine – dopo 4 mesi – arriva il giorno non così difficile da prevedere: tutto è finito.

Prima scrive:

“Non sento più la magia. Deve essere più o meno così che si diventa grandi.”

Due proposizioni drammatiche, dove la prima dichiara l’amarezza dei suoi desideri traditi, delusi, non compiuti, la seconda dichiara una sorta di resa, come se i sogni di felicità fossero solo illusioni da ragazzini che, una volta cresciuti, dovranno abbandonare per realismo.

Successivamente, in un altro post, scrive:

“Se vuoi il lieto fine, guarda un film o leggi un libro”

È così costretta anche a contraddire quanto aveva scritto lei stessa nel post in cui dichiarava il suo grande innamoramento: “certe cose non succedono solo nei film”.

E ora tornerà a pensare, chissà se in maniera definitiva, che succedono solo nei film, forse rendendosi conto che anche nei film, da diverso tempo, succedono sempre meno e in modo sempre più superficiale.

E nel post seguente continua scrivendo:

Ho detto alla mia Doc che vorrei smettere di sentire e lei mi ha detto che vorrebbe abbracciarmi. Per 70 euro all’ora voglio una soluzione, non un abbraccio.

Quest’ultima è anche l’amara conferma di una scienza che – come cantò Gaber – “non sa capire / che cosa c’è di vero / nell’arco di una vita / tra la culla e il cimitero”.

Chissà se mai potrà capire la differenza tra la cultura in cui è cresciuto suo nonno e quella in cui sono cresciuti lei e i suoi genitori, che fa tutta la differenza del mondo. Questo è il più grande dramma. Come disse Pasolini: “Oh sfortunata generazione / piangerai, ma di lacrime senza vita / perché forse non saprai neanche riandare / a ciò che non avendo avuto non hai neanche perduto”.

Cara ragazza, non ti arrendere.
Quella ferita che senti è la cosa più preziosa che adesso hai, non anestetizzarla nelle varie menzogne che il mondo ti impone tramite i suoi modelli edonistici, convincendoti anche che siano tue libere scelte, o in una risoluzione psico-logica.
Ripensa agli occhi di tuo nonno Mario che, come dici, sono innamorati anche dopo vent’anni dalla morte della sua amata. Parla con lui, cerca di capire in cosa la sua vita è stata diversa, tanto da permettergli di vivere e amare così.
Metti in discussione e sotterra il più possibile quegli orribili 10 punti che ho elencato.
Non hai più niente da perdere, e hai ancora una possibilità gigantesca di trovare te stessa, ciò che davvero desideri e viverlo in eterno.

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