Vorrei sapere Chi è – Lucio Dalla

Dall'album "Angoli nel cielo", 6 novembre 2009.

0
353

In un’intervista del 2009 Lucio Dalla ha detto: «Ho sempre cercato di interpretare l’aspetto più umano, più legato agli uomini e quindi per forza di cose più legato a Dio. Io personalmente mi sento dentro un’ampolla che mi connette con l’esterno. Di notte, ad esempio, vado a concentrarmi sulla terrazza di casa mia a Bologna. Non c’è niente che mi divida dal cielo, neanche dal cielo che ho dentro. Le cose mi ronzano intorno, il fischio di un treno lontano, l’abbaiare dei cani, la sirena di una croce rossa, suoni e visioni. Non vorrei essere sacrilego: comincio con le preghiere classiche, dopo viene questo mantra. È una unione di segni che mi danno una grande piacevolezza e pienezza di spirito, è il momento artistico. Hai capito? E ciò parte dalla convinzione che dentro ogni uomo c’è Dio. Non è un dubbio, è una certezza. Dentro di me c’è Dio. È una unione spirituale che avverto ogni volta che mi metto a pregare».

Nell’ultima canzone che lui ha scritto per un cielo stellato, davanti ad una notte bella come neanche Michelangelo ha mai visto – dice Lucio Dalla -, ad un certo punto esplode una domanda potentissima: «Vorrei sapere Chi è che muove il mondo e dov’è».

Testo

È notte e il vecchio mare
È cieco senza le lampare che vanno su e giù
Però nel cielo tante stelle da star male
Una cade e non la vedo più

Bella come te, o notte non ce n’è
Raffaello e Michelangelo
Un cielo così bello
Non l’hanno visto mai

Sarebbe bello cadere dal cielo
Forse anche morire
Se come una stella che cade
Morire fosse solo sparire
Finire spento nell’acqua
Di questo notturno di aprile
Pensando che

Vorrei sapere chi è
Che muove il mondo e dov’è
E cosa resta di me
Vorrei sapere chi è

Poi con la notte che finisce
Tutto quanto è più banale, anche te
Tu che esci dal mio mare
E ti sdrai proprio qui vicino a me

Perché i sogni e le stelle di giorno ritornano indietro
Perché di notte è tutto più bello, sembra tutto più vero
È che di giorno i pensieri son stupidi pezzi di vetro

Vorrei sapere chi è
Che muove il mondo e dov’è
Che cosa resta di me, di me, di me
Vorrei sapere chi è
Che muove il mondo e dov’è
E cosa resta di me, di noi, di me
Vorrei sapere chi è

Vorrei

Sapere chi è

Commento e interpretazione di Capasa

L’ultimo verso della Divina commedia, «L’amor che move il sole e le altre stelle», pone da 700 anni proprio questa domanda. Chi è che muove il sole e le altre stelle?

Articolo precedenteI borghesi – Gaber
Articolo successivoPorgere l’altra guancia e cambiare il mondo. Una storia.

Lascia una risposta

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome